Ferruccio Ferroni

Nasce nel 1920 a Mercatello sul Metauro (PU) ma in giovane età si trasferisce definitivamente con la famiglia a Senigallia.

Il suo incontro con la fotografia risale al periodo giovanile, quando il padre regala ai suoi tre figli una fotocamera Kodak in bachelite nera.

Dopo la guerra e due anni di prigionia in Germania viene ricoverato in un sanatorio a Forlì dove riprende a fotografare e dove apprende, grazie all’amicizia con un perito chimico, le tecniche di sviluppo e stampa dei negativi.

Iscritto al circolo fotografico veneziano “La Gondola”, nel 1948 incontra Giuseppe Cavalli, uno dei fondatori del circolo MISA di Senigallia, del quale diventa subito allievo e con il quale perfeziona le tecniche di camera oscura e di ripresa (lo stesso Cavalli gli consiglierà l'acquisto di una Primarflex 6x6 che qualche anno più tardi cambierà con la fedele Hasselblad).

L’anno successivo riceve i primi riconoscimenti al “Grand Concours International de Photographie” organizzato dalla rivista “Camera” di Lucerna.

Partecipa successivamente a importanti mostre tra le quali l’Esposizione Internazionale Fotografica (Milano, 1952), la Mostra della Fotografia Italiana (Firenze, 1953) e la prestigiosa “Subjektive Fotografie” diretta da Otto Steinert (Saarbrucken, 1954, 55 e 57), la Biennale du Photo e du Cinema di Parigi (1955).

Col finire degli anni '50 Ferroni si allontana dall’attività fotografica per applicarsi nell'esercizio della sua professione di avvocato, esercitata fino agli anni ’90.

Quando nel 1984, dopo anni di inattività, riprende la ricerca fotografica, il suo stile appare inalterato mentre nuovo vigore alimenta la sua creatività.

Nei venti anni seguenti Ferroni espone le sue nuove opere in numerose occasioni in Italia e all'estero in una giostra di mostre personali e collettive, cataloghi, conferenze e pubblicazioni.

Dal 1990 fino al 1995, anno in cui si distaccherà per divergenze di idee, partecipa alle attività del Centro Studi Marche di Senigallia diretto da Enzo Carli.

Nel 1996 viene insignito del titolo di Maestro della Fotografia dalla Federazione Italiana Associazioni Fotografiche, nel 1999 vince a Padova il premio come miglior libro fotografico dell’anno e nel 2006 riceve il titolo di Autore dell’anno.

Le sue immagini sono conservate in diverse collezioni pubbliche in Germania (museo Folkwang di Essen), Francia (Bibliotheque Nationale di Parigi) e Italia (museo Alinari di Firenze).

Il 9 settembre del 2007 si spegne nella sua abitazione di Senigallia.