Gemmy Tarini

Gemmy Tarini (1894) virtuoso fotografo di Senigallia, viene scelto come Autore con la fotografia dal titolo:”La passeggiata” insieme a  Giuseppe Cavalli  e Mario Caràfoli (marchigiano, Corinaldo 1902, giornalista alla Stampa e poi alla Gazzetta del Popolo, grande fotoreporter), nel prestigioso testo FOTOGRAFIA, Prima Rassegna dell'attività Fotografica In Italia, a cura di. Ermanno Federico Scopinich con Alfredo Ornano e Albe Steiner, Ed. Gruppo Editoriale Domus 1943, personaggi di grande rigore critico e certamente tra i promotori della nuova fotografia italiana. Partecipano con altri 112 fotografi italiani tra i quali Luigi Comencini, Antonio Boggeri,Domenico Peretti Griva,Alex Stappo Franchini, Federico Patellani, Franco Grignani, Antonio Boggeri, Elio Luxardo, Bruno Munari, Alfredo Ornano, Albe Steinert, Vincenzo Balocchi e con Federico Vender, Mario Finazzi, Luigi Veronesi- con Ferruccio Leiss e Giuseppe Cavalli tra i promotori dello storico gruppo  del Manifesto della Bussola, 1947.

 Il testo conteneva forti affermazioni che avrebbero anticipato la nuova fotografia italiana:”Le opere che presentiamo in questo annuario', dice Scopinich 'rappresentano la selezione di alcune migliaia di fotografie e molte si ispirano ad un senso di arte moderna, intendendosi per la fotografia questa definizione […] come antiretorica, anticonvenzionale ed in ogni caso lontana da quel romanticismo che ha afflitto ed affligge ancora in parte il gusto ordinatore di molte esposizioni e pubblicazioni […].L'annuario di Domus del 1943, prima documentazione completa sulle tendenze della fotografia nazionale del tempo, si prefiggeva l’intento far conoscere  la maturità tecnica ed artistica dei fotografi. (a cura di Enzo Carli)